Cammino di San Benedetto
I giovanissimi delle nostre parrocchie partiranno domenica 8 agosto per un pellegrinaggio da Rieti a Subiaco sulle orme di San Benedetto.
Domenica 15 agosto
Siamo arrivati all’ultimo giorno di campo… A dire il vero il nuovo giorno era iniziato già ieri sera quando, alle 23.30, gli educatori, al primo piano del convento, hanno iniziato a sentire i ragazzi, al piano superiore, spostarsi tra le camere… Probabilmente i giovani, ormai entrati nel mood benedettino, si stavano ritrovando per i momenti di preghiera comunitaria. Essendo oggi festa, la sveglia è stata posticipata alle 6.45 così da poter celebrare la messa in chiesa alle 7.45. Siamo sicuri di aver reso onore ad una così importante Solennità grazie ai cori “angelici” dei ragazzi. La mattinata è poi proseguita con la colazione, la preparazione degli zaini e di un lauto pranzo; per i più stoici vi è stata anche la possibilità di una passeggiata a Subiaco. Terminato il pranzo, caricato tutto sul bus, siamo ripartiti per la nostra cara Medicina.
Cosa ci resterà di questi 8 giorni? Beh, intanto la bellezza dei monasteri del Sacro Speco e di Santa Scolastica che abbiamo visto ieri. Possiamo dire di aver imparato, forse, che la notte è meglio dormire (o quanto meno non fare troppe “urla beduine” così da non disturbare gli altri). Ora siamo anche certi che in un cammino è meglio andare piano e godersi il viaggio, piuttosto che alternare degli sprint che neanche Jacobs alle olimpiadi a numerose e lunghe soste.
Forse abbiamo capito che per stare assieme, in comunità, è necessario darsi delle regole, perché solo così un gruppo regge, altrimenti si creano occhiatacce e malumori.
Chissà se abbiamo anche capito che se siamo in 30 a partire assieme forse è necessario prepararsi per tempo… E invece riuscivamo a partire tardi anche se tra la sveglia e la partenza c’erano almeno 2 ore di differenza.
Una cosa però è certa: a minare la comunione e l’amicizia in un gruppo non sono né il caldo, né le salite, ma sono i malumori e i giudizi che portiamo tra di noi.
Abbiamo anche capito che siamo un bel gruppo, che ha portato a termine (più o meno con fatica) questo cammino, ma è sicuramente pronto per altre sfide tutti insieme.
Ah, dimenticavo… Anche i reatini e i romani hanno capito una cosa: che quando passa un furgone bianco con su scritto Villa Fontana, non ce n’è per nessuno!
Gli educatori
Sabato 14 agosto
la giornata di oggi è iniziata con un comodo risveglio grazie ai letti gentilmente offerti dalle suore francescane del convento, anche se il nostro desiderio di dormire più di 8 ore non si è avverato (speriamo in domani ;) ). Poco dopo però, un fulmine a ciel sereno ci ha colto di sorpresa: il campo ha perso le quote rosa negli educatori perché Alice, stremata dal viaggio e dalle nostre continue lamentele, ha dovuto abbandonare la nostra avventura. Ci siamo poi incamminati verso il Sacro Speco, la grotta in cui San Benedetto ha vissuto per tre anni prima di rischiarci le penne a causa di una pagnotta avvelenata, inoltre siamo quasi certi che la guida che ci ha accompagnati fosse una campionessa di apnea, poiché ha parlato ininterrottamente per più di trenta minuti. Finita la visita, in seguito a una pausa pranzo rigenerante, ci siamo recati verso il monastero di Santa Scolastica. Una volta usciti, ci siamo diretti al convento dove alloggiamo e ci siamo messi subito ai fornelli per preparare la cena: il rinominato chef SIMONE GHELLI ha diretto le operazioni di cottura di un’ottima pasta alla gricia (tipico piatto locale, composto da pecorino e guanciale), un’ultima cena più che soddisfacente. Facendo il conto alla rovescia per la partenza di domani, speriamo di riuscire a tornare sani e salvi a casa.
Venerdì 13 agosto
Questa mattina stranamente nessuna sveglia è suonata e con passo FELPATO il don è passato in ogni tenda a darci personalmente il buongiorno con la mitica frase “Ciao belli!”. “Per quanta strada ancora c’è da fare, amerai il finale” dopo aver fatto 16km in 2h ci siamo meritati una bella pausetta. Siamo ripartiti solamente quando sono arrivati gli ultimi (capeggiati da Ghelli e Menna). La strada per il convento scorreva velocemente ma sotto ad un sole cuocente “sotto questo sole rossi col fiatone! Ma c’è da sudare!”. A 6km da Subiaco ci siamo fermati a mangiare i nostri meritati panini, e solo dopo aver fatto una pennichella collettiva, solo i più audaci, compreso Beppe, hanno continuato la camminata, invece gli altri hanno preferito il pulmino di Rino. Finalmente siamo arrivati a destinazione nel convento di San Francesco “WE ARE THE CHAMPION”. Possiamo assicurarvi che sarà la miglior notte: ci basta dire che ci sono i letti, la corrente e i box doccia. Speriamo vi godiate la notte… perché noi lo faremo!
Giovedì 12 agosto
La sveglia di questa mattina è stata anticipata alle ore 2:30 (avete letto bene) a causa di urla beduine dei nostri cari amici scout che condividevano con noi l’alloggio. Dopo diverse maledizioni lanciate su di loro, ci siamo riaddormentati per terminare il nostro “dolce” sonno alle 5:00. Abbiamo iniziato la giornata con il piede sbagliato: molti di noi hanno riscontrato dei problemini di stomaco (vi lasciamo intendere…) Finalmente siamo partiti in direzione di Vicovaro ma putroppo ci siamo imbattuti in una combo di caldo, fatica e distanza che ci ha portato ad arenarci alle 13 sotto un fienile come delle mucche. Perciò ci siamo rifocillati e siamo giunti a Mandela dove ci aspettava un “fantastico” ristoro, ignari di dover ancora percorrere 3km per raggiungere la nostra meta. Alle 16 siamo giunti al convento che ci ha ospitato per la notte; però prima di sistemarci per bene, abbiamo assistito a una visita guidata molto interessante che ci ha occupato per un po’ di tempo. Ci aspettavano doccia e cena(unico bagliore di luce in questa giornata), ora vi diamo la buonanotte e vi terremo aggiornati. Bacioni
Mercoledì 11 agosto
Per staccare dalla monotonia dei precedenti racconti, descriveremo questa giornata (per desiderio di Panta) servendoci di alcune famose poesie… “Mi illumino d’immenso” iniziamo così la nostra mattina, aprendo la tenda ed osservando l’alba sul lago davanti a noi. Dopo una ricca colazione preparata dai nostri super cambusieri Rino e Beppe, siamo pronti per metterci in marcia. “Sempre caro mi fu quest’ ermo colle” anche se non si può definire tanto caro, visti i 5 km di salita ininterrotta che ci hanno permesso di raggiungere la cima ed iniziare la tanta attesa discesa verso Pozzaglia. “Piove sui nostri volti silvani, Piove sulle nostre ignude mani” anche per noi, come per d’Annunzio, è iniziato a sgocciolare, ma nessun problema: k-way, zaino in spalla e via. Terminata la discesa, siamo stati accolti calorosamente dagli umarell del posto che ci hanno offerto frutta fresca. Siamo ripartiti percorrendo un sentiero sotto il sole cocente che ci ha condotto nel parco in cui abbiamo pranzato. Sfiniti ne abbiamo approfittato per fare una bella pennica e ricaricare le energie. Dopodiché il nostro Rino nazionale ci ha portato con il suo super van nel luogo da cui vi stiamo scrivendo… Buonanotte e un kiss a tutti <3.
Martedì 10 agosto
Al traumatico risveglio successivo a una notte in palestra-stalla, a rumori notturni molesti e a visite inaspettate, ci siamo messi in cammino verso Colle di Tora. Purtroppo per noi il chilometraggio della tappa è stato sottovalutato, e questo unito al caldo totalmente imprevedibile il 10 di Agosto, ha reso necessario il fulmineo intervento del pulmino guidato da Rino, che ci ha portato alla meta in tempi più rapidi e senza versare una goccia di sudore. Dopo essere arrivati alla meta, essendosi accorti della presenza di un lago, un gruppo di baldi giovani ha deciso di fare un tuffo purtroppo non autorizzato dagli educatori. Questo ha portato ad un ritardo del loro arrivo al tavolo del pranzo, a occhiatacce di chi stava già mangiando, e a un PACATO cazziatone da parte del Don. Il pomeriggio è poi trascorso in tranquillità, tra bagni (autorizzati), tuffi spettacolari e incontri ravvicinati con individui della nostra stessa specie, ossia gli animali da fattoria del campeggio. Invogliati dal bel tempo ci siamo messi all’opera e abbiamo lavato e STESO i vestiti bagnati e ci siamo cimentati nel montaggio tende. Purtroppo per noi il clima aveva altri piani: nonostante le previsioni meteo incoraggianti, un LIEVE temporale estivo ci ha colto alla sprovvista, costringendoci ad una ritirata strategica nelle nostre spaziosissime tende. Oltre alle nostre disavventure, però, una nota positiva alla giornata è stata data dai festeggiamenti per il compleanno di MENNA e della sua lontana cugina supermodella Kylie Jenner.
Lunedì 9 agosto
Dopo una notte passata insonne a causa dei continui schiamazzi di certi ragazzi, alle 5:30 è suonata per tutti la sveglia. Dopo aver fatto colazione e pregato le lodi, in quasi perfetto orario (1 ora di ritardo) siamo partiti dal santuario Fonte Colombo con lo zaino sulle spalle. I primi 12km non li abbiamo sentiti, poi il sentiero è diventato un’ estenuante e infinita salita per indefiniti chilometri. Il Don ad un certo punto ha deciso di diventare San Benedetto facendo più volte il percorso avanti e indietro per aiutare le persone in difficoltà. FINALMENTE ad una certa siamo giunti a Belmonte in Sabina e abbiamo alloggiato in una scuola elementare sprovvista di doccia, ma niente paura! Abbiamo fatto le “docce” con il tubo dell’acqua con il ritmo dettato dall’”avanti un altro ” di Alice. Il resto del pomeriggio è passato all’insegna del riposo per la maggior parte del tempo, verso sera prima di cenare abbiamo celebrato la messa e abbiamo conosciuto meglio la figura di San Benedetto. Sperando di riuscire a dormire meglio questa notte, vi auguriamo sogni d’oro.
XOXO
Domenica 8 agosto
La nostra giornata è iniziata alle 9.30 con la messa e la benedizione per noi pellegrini. La partenza era prevista per le 14.00, ma Giovanni si è fatto attendere: il sopracitato aveva frainteso il messaggio e per colpa del medesimo siamo partiti ben 10 minuti in ritardo, rovinando l’atmosfera iniziale (P.S. chi sta scrivendo si è accorto solo ora del fatto). Dopo un viaggio di 356,5 km sulla E45 e dopo essere stati varie volte presi in giro dall’autista, illudendoci di sostare in un autogrill per sgranchirci le gambe, siamo arrivati al famosissimo santuario Fonte Colombo: si tratta del luogo in cui San Francesco ha scritto la Regola (per più INFO: https:\libro-della-regola\san-francesco). Una volta arrivati nel maestoso campo da calcio che ci ospiterà questa notte, abbiamo provveduto al semplicissimo montaggio delle tende in meno di 5 ore. Successivamente abbiamo banchettato su comodissima terra umida al punto giusto con una squisita insalata di riso, preparata precedentemente dai nostri chef stellati che ci accompagneranno durante il nostro cammino. Ora nanna presto perché domani mattina, per chi sopravviverà alla notte (questa è per te Ettore), ci si alzerà di buon’ora. Baci e abbracci
Intanto, nell’attesa di mettersi in cammino, stanno provando se tutto il materiale è pronto per la partenza. In questo video li vediamo intenti a controllare le tende.